Tipicità e riformulazione del reato
dc.contributor.author | Alagna, Rocco | |
dc.date.accessioned | 2021-12-10T09:46:54Z | |
dc.date.available | 2021-12-10T09:46:54Z | |
dc.date.issued | 2007 | |
dc.identifier.uri | https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/74848 | |
dc.language | Italian | en_US |
dc.relation.ispartofseries | Seminario giuridico della Università di Bologna | en_US |
dc.subject.classification | thema EDItEUR::L Law | en_US |
dc.title | Tipicità e riformulazione del reato | en_US |
dc.type | book | |
dc.description.version | Published | en_US |
oapen.abstract.otherlanguage | L’entità e la frequenza delle riforme penali degli ultimi due decenni hanno portato alla ribalta del dibattito penalistico il tema della persistenza della funzione incriminatrice della fattispecie penale oggetto di modifica. Se e come un soggetto, che ha commesso un fatto di reato sotto la vigenza di una fattispecie poi riformulata, possa essere punito ai sensi della norma successiva è questione che ha impegnato dottrina e giurisprudenza in un serrato confronto volto a individuare le condizioni della continua punibilità. L’autore ricostruisce il tema dell’"inerzia" della funzione incriminatrice della fattispecie percorrendo i sentieri italiani e tedeschi del dibattito. Facendo riferimento alle teorie gradualistiche del reato e alla forma tipologica della fattispecie penale, approfondisce i rapporti tra fattispecie astratta e fatto storico, rapporti che disegnano lo scenario dentro il quale egli muove il tentativo di un fondamento epistemologico del concetto di sottofattispecie penale. | en_US |
oapen.identifier.doi | 10.30682/sg235 | en_US |
oapen.relation.isPublishedBy | 259c0e59-8cd9-4db1-a169-1f19e327db26 | |
oapen.relation.isbn | 9788873952497 | en_US |
oapen.relation.isbn | 9788869238949 | en_US |
oapen.place.publication | Bologna | en_US |
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