Medioevi moderni - Modernità del Medioevo
dc.date.accessioned | 2024-02-22T16:05:05Z | |
dc.date.available | 2024-02-22T16:05:05Z | |
dc.date.issued | 2013 | |
dc.identifier | ONIX_20240222_9788897735311_18 | |
dc.identifier.issn | 2610-9441 | |
dc.identifier.uri | https://directory.doabooks.org/handle/20.500.12854/134418 | |
dc.language | Italian | |
dc.relation.ispartofseries | Filologie medievali e moderne | |
dc.title | Medioevi moderni - Modernità del Medioevo | |
dc.type | book | |
oapen.abstract.otherlanguage | L’approccio al Medioevo, lungo più di un millennio e tutt’altro che unitario e coerente, continua a oscillare tra le due contrapposte immagini che Illuminismo e Romanticismo ci hanno consegnato. Da un lato, il Medioevo del fanatismo religioso, delle superstizioni, dello scontro fra chiesa e stato; un Medioevo oscuro, barbaro, oppressivo. Dall’altro il Medioevo della sincera devozione religiosa, delle grandi espressioni artistiche, dell’affermazione della libertà dei popoli contro la tirannia dell’Impero romano; un Medioevo luminoso, raffinato, fantasioso. Per incontrare in modo meno stereotipato il Medioevo occorre aprirsi ai linguaggi del passato, che a un esame attento rivelano dimensioni inaspettate. Se proviamo ad ascoltare le voci che ci giungono da quel tempo lontano, riusciamo forse a comprendere meglio anche il senso di quello che le attuali operazioni di riuso del Medioevo – dei vari Medioevi – cercano di dirci, non solo riguardo a quel periodo storico in sé, ma anche su noi stessi, oggi. | |
oapen.identifier.doi | 10.14277/978-88-97735-31-1 | |
oapen.relation.isPublishedBy | 4213f1ed-14d0-44b5-91b3-3cc52df9b961 | |
oapen.relation.isbn | 9788897735311 | |
oapen.relation.isbn | 9788897735304 | |
oapen.series.number | 5 |
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